Se avete fatto una passeggiata in città negli ultimi mesi, avrete sicuramente notato l’allestimento del centro con bandiere e stendardi in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci. Come è facile immaginare, le associazioni locali hanno cavalcato l’onda della ricorrenza organizzando molti eventi e progetti a tema.

Anche noi “Dadini” non siamo stati da meno: coinvolti dall’associazione ACLI di Vigevano, abbiamo collaborato a “LeoInGioco”, progetto culturale che ha coinvolto alcuni detenuti del centro di detenzione di Piccolini nella realizzazione di giochi da tavolo, a tema Leonardo, per i bambini delle scuole elementari.

Nel mese di Ottobre 2018, abbiamo intrapreso questa avventura perché abbiamo sentito il progetto “LeoInGioco” molto affine alla nostra mission: diffondere la cultura attraverso il gioco. Una novità assoluta per noi Dadini, che, nonostante le molte incognite a cui siamo andati incontro, abbiamo affrontato con molto entusiasmo e aspettativa.

Le prime incognite erano senza dubbio di tipo operativo, date le limitazioni che una casa di reclusione comporta, ad esempio dal punto di vista degli orari e dell’accesso alle sezioni del carcere. Un altro elemento poco noto era il tipo di coinvolgimento che ci si poteva aspettare dai detenuti. Infatti, pare che spesso i progetti presentati a questa platea tendano a risultare poco coinvolgenti per i detenuti stessi, determinando dunque un tasso di abbandono delle iniziative molto elevato.

Con questi presupposti, capite bene che il successo dell’iniziativa sembrava poco raggiungibile. E invece: “anche noi volontari ci siamo trovati a vivere un’esperienza davvero unica e decisamente coinvolgente. Abbiamo trovato, contrariamente alle premesse, una partecipazione straordinaria da parte dei detenuti, i quali si sono subito sentiti estremamente coinvolti e motivati all’idea di poter realizzare qualcosa di particolare come dei giochi in scatola per i bambini delle elementari. La loro motivazione e il loro coinvolgimento sono diventati di riflesso i nostri e ritengo che chi come me ha avuto modo di prendere parte al progetto abbia vissuto un arricchimento personale e culturale notevole” – Alessandro Bressanelli, Tesoriere di Dadi Ducali.

Nello specifico, il progetto si è sviluppato attorno a diverse fasi:

1) Una nostra squadra è entrata nel centro di detenzione, fornendo una formazione di base sul mondo del gioco da tavolo e facendo provare alcuni dei titoli provenienti dalla nostra ludoteca.

2) Dopo aver appreso alcune tra le più diffuse dinamiche di gioco, i detenuti hanno ideato, e successivamente realizzato da zero con materiali di “fortuna”, dei giochi completamente nuovi a tema leonardiano. Questa fase ha visto emergere tante buone idee, culminate nella realizzazione di due giochi, intitolati “La Bottega di Leonardo” e “La Ruota di Leonardo”.

3) La fase di playtest. Proprio perché ogni nuovo gioco ha bisogno di essere testato, e di conseguenza perfezionato, una seconda delegazione di Dadini ha portato le creazioni dei partecipanti del centro di detenzione ai bambini delle classi quinte della scuola elementare Vidari. I bambini hanno aiutato a testare i giochi e quanto emerso ha permesso di affinare sempre più le due creazioni, che sono state presentate a Giochi Ducali allo stand dedicato all’associazione ACLI. L’intero progetto è stato anche oggetto di una delle conferenze che hanno avuto luogo nella Sala dell’Affresco il 1° giugno 2019.

Che dire? È stato un progetto davvero emozionante e questo emerge anche dalle parole di Alessandro Bressanelli, Tesoriere di Dadi Ducali: “Che il progetto sia andato molto bene e abbia dato ottimi frutti è oggi evidente. Tanto che si sta per aprire una quarta fase: portare una ludoteca in carcere. Noi ovviamente siamo ben disposti a fare in modo che anche questa fase veda la luce”.

Lato nostro, vi terremo aggiornati sugli sviluppi. Continuate a seguirci!

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